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CONSIGLIO COMUNALE Precedente  Successivo
 
18/01/2011Comune di Cremona
 
 
RESOCONTO DELLLA SEDUTA DEL 17 GENNAIO 2011 DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CREMONA
 
 
Interrogazione presentata in data 17 dicembre 2010 dal capogruppo del gruppo consiliare Lega Nord/Bossi Italico Maffini in merito ai progetti di Linea Group.

Premesso che la Lega Nord ritiene che missione primaria delle società pubbliche che direttamente o indirettamente forniscono servizi ai cittadini sia quella di sviluppare tali servizi secondo criteri di efficienza principalmente nei territori dai quali provengono gli azionisti; qualora dette società dovessero realizzare degli utili loro compito dovrebbe essere quello di migliorare le condizioni di fornitura ed eventualmente ridurre le tariffe ai cittadini. Considerato che abbiamo saputo in questi giorni che Linea Group ha intenzione di investire 50 milioni di euro nell'acquisto di una discarica in Puglia; questa operazione sarebbe lontana rispetto ai territori di competenza della società pubblica; con una cifra di tale importo si potrebbero realizzare molti interventi a vantaggio dei cittadini e non si capisce perché una società pubblica debba privilegiare una scelta meramente speculativa di investimento. Il gruppo consigliare della Lega Nord chiede: se risponde al vero il progetto di Linea Group; se il Sindaco condivide le ragioni in premessa; se, pur comprendendo bene le necessità che spingono le società di capitali verso la ricerca del profitto, I'Amministrazione non pensi che per le società pubbliche prima del profitto venga l'efficienza dei servizi per i propri cittadini; se l'Amministrazione condivide l'importanza di investire, in alternativa, una così ragguardevole somma per la realizzazione di infrastrutture ad esempio nel settore energetico ambientale, proprio in quei territori della Lombardia meridionale, che in questo periodo vedono i propri enti locali alle prese con ristrettezze imposte dal patto di sindacato e dalla più generale crisi congiunturale che stiamo attraversando.

All’interrogazione ha risposto il sindaco  Oreste Perri: LGH è stata oggetto di attenzione particolare lo scorso anno durante il quale è stata perfezionata in Consiglio comunale un’importante operazione di consolidamento patrimoniale della holding alla quale il Comune di Cremona partecipa per tramite della sua società patrimoniale AEM Cremona S.p.A. che ora detiene il 33% del Capitale sociale. Le aspettative riposte nell’attività del gruppo LGH sono molto importanti, oserei dire fondamentali per il Comune di Cremona, sia in termini di qualità ed economicità dei servizi erogati, sia in termini di conservazione e sviluppo del patrimonio di reti ed impianti fondamentali per la vita della nostra comunità. L’obiettivo assegnato a LGH è di fare tutto il possibile per mantenere un equilibrio tra qualità e prezzo dei servizi al territorio, a tal fine, necessariamente, si devono trovare risorse nuove per poter investire. La condivisione strategica di LGH con i territori della Franciacorta, lodigiano, pavese e cremasco, ha creato le condizioni per far sì che gli obiettivi locali possano essere virtuosamente affiancati da iniziative cosiddette extraterritoriali rispetto ai soggetti costituenti LGH che per la loro natura e configurazione possano favorire la generazione di risorse finanziarie importanti per la realizzazione degli obiettivi sopra indicati. A titolo informativo in attesa di riscontro ufficiale vi anticipo che il Piano industriale di LGH è in fase di predisposizione ma il budget degli investimenti per il prossimo triennio che mi è stato rappresentato prevede la realizzazione di importanti interventi sul nostro territorio quali: centrale di produzione energia termica ed elettrica da materiale legnoso proveniente dalla raccolta differenziata; ampliamento discarica di Malagnino-Vescovato;rinnovamento dell’impianto di termoutilizzazione dei rifiuti, interventi che si aggiungo alla normale attività di mantenimento delle reti di distribuzione di energia elettrica-gas-teleriscaldamento.La previsione di una operazione di acquisizione di una quota di controllo della società Ecolevante S.p.A., proprietaria di una vasta area localizzata in Puglia nel comune di Grottaglie, sulla quale esiste un impianto di smaltimento di rifiuti non pericolosi in attività dal 1999, è una importante operazione che LGH sta valutando per ricercare quegli effetti sopraccitati di ricerca di risorse generate da attività che rientrano nel suo core businnes, seppure gestite fuori da territori tradizionali. L’operazione oggetto della discussione è stata considerata da LGH positiva dal punto di vista economico e della redditività attesa per il gruppo, pur con tutte le precauzioni del caso e considerando la naturale alea contrattuale relativa ad una attività d’impresa che dovrà necessariamente essere ben regolamentata nella struttura contrattuale con la parte venditrice. L’operazione pertanto si presenta coerente con l’attività caratteristica del gruppo che gestisce già da diversi anni una discarica per rifiuti urbani in Sicilia, oltre agli impianti in Lombardia che fanno di LGH la terza utility a livello nazionale nel settore ambientale. L’attività di valutazione e verifica che LGH sta conducendo con il supporto di qualificati consulenti legali ed ambientali, mi è stata rappresentata come la più approfondita possibile e la eventuale conclusione dell’operazione, mi è stato garantito, è stata sin da subito subordinata all’adozione di tutte le azioni e determinazioni del caso. Tutto ciò  detto la raccomandazione ribadita ai nostri rappresentanti nei vari livelli decisionali del gruppo, nel rispetto delle competenze e delle responsabilità dei vai soggetti coinvolti nel processo decisionale, è che l’eventuale contrattualizzazione dell’operazione deve ricercare adeguate tutele e garanzie con riferimento alle risorse investite, senza le quali non si deve procedere oltre, esercitando la massima attenzione e vigilanza affinché vi sia adeguata salvaguardia rispetto ad eventuali criticità legali e ambientali.

Il consigliere Italico Maffini, ringraziando per la risposta ottenuta, ha ribadito che, poiché l’operazione è ancora in corso, venga tenuta in massima considerazione la qualità dei servizi resi in ambito locale.

Interrogazione presentata in data 22 dicembre 2010 da consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Alessandro Corradi) in merito alla sperimentazione della pedonalizzazione di corso Garibaldi.

Premesso che: Cremona ha una superficie destinata ad area pedonale pari a 36.313 mq (fonte Piano Governo del Territorio); in città di piccole e medie dimensioni è auspicabile ampliare il numero e I'estensione delle isole pedonali. Considerato che la pedonalizzazione di corso Garibaldi ha senso se l'isola pedonale è rea le e non apparente, se è accompagnata da una progettualità legata all'arredo urbano, al trasporto pubblico e ai parcheggi a disposizione; da due mesi la Giunta comunale ha intrapreso una sperimentazione che riguarda la pedonalizzazione di corso Garibaldi nei giorni di fine settimana. Viste le dichiarazione a mezzo stampa relative ad un sondaggio sulla sperimentazione promosso dall'Amministrazione comunale che sarebbe stato attuato utilizzando gli agenti della polizia municipale ed il cui esito non è stato ancora reso pubblico; le prese di posizioni pubbliche delle associazioni dei commercianti che vedono alcuni favorevoli al mantenimento della sperimentazione e altri contrari; rilevato che in data 16 dicembre la Giunta ha deciso di mantenere la sperimentazione fino al 31 gennaio. S'interroga la Giunta per conoscere: gli obiettivi ed i risultati del sondaggio; il motivo dell'utilizzo degli agenti della Polizia Municipale; se la Giunta terrà conto dei risultati del sondaggio nel proseguire la sperimentazione; se verranno consultati i residenti di corso Garibaldi.
All’interrogazione ha risposto l’assessore Francesco Zanibelli: nel corso del 2° semestre del 2010 le due associazioni di categoria Ascom e Confesercenti hanno alternativamente presentato sondaggi di gradimento della chiusura di Corso Garibaldi il sabato pomeriggio, esattamente opposti. Da una verifica effettuata i dati non erano assolutamente confrontabili poiché riguardavano commercianti in buona parte diversi ed anche una zona significativamente diversa. Da qui la necessità di realizzare un sondaggio a cura dell’Ente al fine di poter bilanciare e verificare le dichiarazioni delle associazioni e, conseguentemente, trarre le necessarie conclusioni  Poiché quest’ultima operazione è stata decisa nel corso di qualche ora e non c’era la possibilità temporale di avvisare i commercianti interessati e quindi di impiegare personale del Comune, si è pensato di affidare il compito agli agenti di Polizia Locale più riconoscibili data la divisa indossata. La Giunta comunale ha tenuto conto dei risultati ed infatti ha deciso, vista la sostanziale parità tra favorevoli e contrari, di proseguire nella sperimentazione fini alla decadenza  del provvedimento (gennaio 2011) poiché è bene ricordare che Confesercenti era già in possesso di un’autorizzazione dal luglio 2010 che consentiva la chiusura del corso appunto a tutto il gennaio 2011. Per quanto riguarda l’ultimo punto, ovvero l’interessamento dei residenti, come peraltro sempre fatto, tutte le azioni relative a provvedimenti sulla circolazione stradale, saranno anticipate da un’adeguata campagna informativa ed il cittadino potrà manifestare la proprio opinione utilizzando i normali canali di comunicazione con il Comune.

Il consigliere Alessandro Corradi si è detto parzialmente soddisfatto della risposta ottenuta, sottolineando comunque che la questione di corso Garibaldi va risolta quanto prima.

Ordine del giorno presentato in data 10 dicembre 2010 da consiglieri comunali vari del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Caterina Ruggeri) con cui si propone di istituire un luogo in  ricordo delle tante donne vittime di violenze.

Premesso che: la data del 25 novembre, scelta dall'Assemblea Generale dell'ONU per sensibilizzare la popolazione al problema della violenza sulle donne, ha visto anche nella nostra città la realizzazione di numerose e partecipate iniziative dedicate, segno di una attenzione trasversale al tema; abbiamo apprezzato la rete delle Istituzioni e associazioni femminili di Cremona che ha proposto al Ponchielli lo spettacolo teatrale “Passi affrettati” di Dacia Maraini sul tema della violenza alle donne, così come i progetti nelle scuole e gli approfondimenti rivolti alla città; tali iniziative hanno evidenziato come il dramma della violenza alle donne non può essere portata alla ribalta solo a seguito di episodi eclatanti, violenti e criminosi, ma che è una realtà di tutti i giorni, difficile da capire, difficile da affrontare, perché sta anche nelle nostre case, nelle nostre strade e vive nelle nostre città, silenziosamente, accanto ad ognuno di noi; occorre attivare quotidiane politiche di attenzione al tema, costruite su piccoli gesti ordinari, dove l'ascolto, la presenza, il lavoro di prossimità, possono rompere la profonda solitudine in cui di solito si consumano questi drammi. Il Consiglio comunale propone al Sindaco e alla Giunta: l’avvio di un percorso per l’istituzione nella nostra città di un luogo pubblico per ricordare le tante donne vittime di violenza. Può essere il nome di una piazza, di una strada, di uno slargo, di un piazzale, ma in ogni caso di uno spazio riconoscibile nel quale ogni 25 novembre si possono ricordare le tante donne che nel mondo hanno subito violenza; il coinvolgimento della Commissione Toponomastica per la valutazione della proposta e per l’individuazione dello spazio da dedicare. La proposta nasce dalla convinzione che senza una cultura del rispetto, della parità e della legalità, senza una sensibilizzazione dell’opinione pubblica contro i pregiudizi e gli stereotipi di genere, la violenza contro le donne troverà sempre terreno fertile. La decisione di dedicare uno spazio cittadino a questo tema, vuole essere un segnale importante, una riflessione vera e la premessa di azioni concrete e coraggiose su questo tema, non solo il 25 novembre, ma in tutti gli altri giorni dell’anno.
Dopo l’illustrazione dell’ordine del giorno da parte della consigliera Caterina Ruggeri, si è aperto il dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Mirella Marussich (Popolo della Libertà), che ha presentato il seguente emendamento: Come da premessa, poiché la sola intitolazione di un luogo pubblico in ricordo delle donne vittime di violenza potrebbe apparire minimalista e rischierebbe di essere riduttivo rispetto alla rilevanza del problema, si chiede pertanto di continuare sulla strada percorsa incentivando ulteriormente le valide iniziative intraprese dall’Assessorato alle Pari Opportunità, nella convinzione che i fenomeni di violenza possano essere contrastati solo attraverso una forte e mirata azione educativa e culturale volta a riconoscere la dignità e il rispetto di ogni essere umano; Elena Guerreschi (Partito Democratico); Maura Ruggeri (Partito Democratico), e di nuovo la consigliera Caterina Ruggeri che ha accolto l’emendamento presentato all’ordine del giorno da parte della consigliera Marussich. Il dibattito è stato chiuso da un breve intervento dell’assessore alle Pari Opportunità Jane Alquati. Si sono succedute le dichiarazioni di voto, al termine delle quali l’ordine del giorno è stato posto in votazione ed approvato all’unanimità.

Adozione delle Varianti puntuali al Piano dei Servizi - Adozione della variante puntuale al Piano delle Regole.

Il vice sindaco Carlo Malvezzi, nella sua veste di assessore all’Urbanistica, ha illustrato le due proposte di deliberazioni.
Attraverso un pubblico avviso in data 5 maggio 2010, ai sensi dell’articolo 13, comma 2, della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 (Legge per il governo del territorio), il Comune di Cremona ha avviato un procedimento per la redazione di varianti “puntuali” al Piano delle Regole ed al Piano dei Servizi. Tale procedura di variante trova fondamento nella necessità di porre in atto tre azioni:

a.    la correzione degli errori materiali che sono emersi nel corso della pratica amministrativa del 2009 e primi mesi del 2010 e che riguardano gli elaborati grafici e normativi dei due atti. Tali correzioni permetteranno di eliminare particolari situazioni che si prestano a difficoltà di interpretazione e/o a riportare determinati ambiti nei corretti e logici contesti urbanistici;
b.    un miglioramento della veste grafica degli elaborati dei due atti in funzione di una ottimale leggibilità delle unità territoriali, degli ambiti e della ripartizione del sistema dei servizi. Vi è la necessità da un lato di accrescere la leggibilità della cartografia onde permettere una facile interfaccia con la normativa dettata dal P.G.T., dall’altro di migliorare la lettura degli ambiti inclusi nel Piano dei Servizi e di quelli del Piano delle Regole, soprattutto nelle situazioni di confine o di sovrapposizione degli stessi;
c.    l’eventuale recepimento di istanze, osservazioni e contributi già pervenuti all’Amministrazione consentendo inoltre alla cittadinanza di fornire ulteriori indicazioni che possano concorrere ad un miglioramento della capacità di incentivare lo sviluppo e la crescita della città da parte del P.G.T.

Si rimanda all'allegato la completa relazione del Consiglio comunale del comune di cremona del 17 Gennaio 2011.
 

Allegato 1

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