Giovedì 18 aprile ha inaugurato alla storica Milano Art Gallery la mostra personale del talentuoso artista Carmine Grasso, curata da Salvo Nugnes, scrittore e reporter, già curatore di Biennale Milano, delle mostre del Festival di Spoleto, Pro Biennale di Venezia e manager di personalità dell'arte e della cultura.
Insieme a lui hanno presenziato all'evento Giada Eva Elisa Tarantino, storica dell'arte, Tiziana Polimeno, Event Manager, Enrico Carazzato, creativo delle celebrity, la giornalista Maddalena Baldini, Benedetta Cosmi, opinionista televisiva Mediaset, Rocco Perretta del Comune di Milano e diversi altri.
L'esposizione, dal titolo “I luoghi dell'anima”, ha avuto un grande plauso da parte della stampa e dei numerosi visitatori che hanno potuto ammirare atmosfere suggestive che hanno offerto originali spunti di riflessione.
Carmine Grasso nasce nel 1974 ad Ariano: in casa si respira aria di arte, infatti il bisnonno è ceramista e il nonno ebanista. Da bambino trascorre il tempo a leggere gli scritti di Leonardo Da Vinci. Da ragazzo fondamentale l'incontro con i pittori del Rinascimento e del Neo Romanticismo, e in un secondo momento sposa appieno l'arte contemporanea. Resosi conto della sua forte passione per la pittura, studia da autodidatta. All'università sceglie Ingegneria Informatica, convinto che questo indirizzo di studi possa introdurlo presto nel mondo del lavoro. Si laurea e consegue il Dottorato di Ricerca in Ingegneria Informatica. Nel corso degli anni non smette di dipingere e di evolvere il suo stile vivendo la pittura come un rifugio e una sorta di medicina doloris. La sua arte si sostanzia di un ben definito dualismo: il tentativo di far convergere scienza e arte si riflette e riversa anche nella sua opera. Il tutto si riassume in uno stile che l'artista definisce dualismo, formale, interpretativo e allegorico.
La mostra rimarrà aperta fino al 1° maggio presso la storica galleria in via G. Alessi 11, a Milano, dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 19.