Il Segretario Generale Nazionale del Sindacato Carabinieri e Militari U.N.A.C., dott. Antonio Savino, interviene sul caso di Mario Cerciello Rega, «carabiniere ucciso a coltellate ennesimo eccidio e responsabilità superiori».
«Mentre i generali si approssimano alle ferie dorate, e se ne fregano di tutti i carabinieri, che sono tra l'altro martoriati e perseguitati da gente psico-labile senza scrupoli, i carabinieri di strada, mal equipaggiati, mal assistiti ed abbandonati a se stessi, continuano a morire, accoltellati da gente che non dovrebbe neppure stare nel nostro Paese, del quale ne hanno preso il controllo del territorio. Ora si susseguiranno le solite polemiche e poi tutto torna come prima. Dei Carabinieri di "strada" non se ne frega nessuno, generali e colonnelli in primis». Queste le parole del Segretario Generale Nazionale del Sindacato Carabinieri e Militari U.N.A.C., dott. Antonio Savino.
Savino conclude in questo modo il suo intervento: «Il Sindacato Carabinieri esprime il cordoglio per la perdita del collega, ed apre una inchiesta per valutare responsabilità superiori che non mancano nell'ennesimo fatto di sangue che vede caduto uno di noi. A Roma ma non solo, vige una "giungla" incontrollata di extra-comunitari allo sbando. Le pattuglie devono essere equipaggiate da almeno tre Carabinieri e nei servizi notturni devono essere rinforzate. Questo il Sindacato Carabinieri lo chiede da sempre. Ma rimane una voce fuori dal coro».
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