Il Segretario Generale nazionale del Sindacato Carabinieri, U.N.A.C., dott. Antonio SAVINO, interviene portando il Cordoglio del Sindacato Nazionale dei Carabinieri ai familiari appuntato scelto del Radiomobile di Zogno, Emanuele Anzini, 41 anni, originario di Sulmona ucciso nelle ultime ore in provincia di Bergamo durante un posto di blocco.
Dalla nota alla stampa del Sindacato dell'U.N.A.C., Unione Nazionale Arma Carabinieri, si apprende dell'avvenuta disgrazia nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 a Terno d'Isola, dove l'Arma di Bergamo piange un collega morto in servizio. Poco prima delle tre, infatti, un carabiniere è stato travolto e ucciso da un'auto a un posto di controllo a bordo strada. Vittima un appuntato scelto del Radiomobile di Zogno, Emanuele Anzini, 41 anni, originario di Sulmona, padre di una bambina che vive nella cittadina abruzzese. Anzini, figlio a suo volta di un carabiniere, stava effettuando dei controlli lungo via padre Albisetti, la strada provinciale che da Presezzo e Bonate Sopra porta a Sotto il Monte.
«Profondo cordoglio e sentimenti di affettuosa vicinanza ai familiari dell'appuntato scelto dei carabinieri Emanuele Anzini che, nell'adempimento del proprio dovere, la scorsa notte è stato travolto e ucciso a un posto di controllo in provincia di Bergamo. Non ci sono parole per descrivere il dolore per la perdita di un altro straordinario ragazzo della grande famiglia dell'Arma. In questo triste giorno, il mio messaggio giunga a tutte le donne e agli uomini dell'Arma che ogni giorno silenziosamente sono impegnati a garantire la sicurezza dei cittadini», è il messaggio del Segretario Generale nazionale del Sindacato Carabinieri Antonio SAVINO che però sottolinea, si continua a leggere nella nota, come i Carabinieri sono sempre più stressati da turni massacranti pochi in numero e scarsamente equipaggiati nelle misure di sicurezza. Se invece di essere due fossero stati tre i carabinieri in servizio l'altra notte, con uno di loro posizionato come per legge a cento metri di distanza dal posto di controllo per segnalare la presenza della pattuglia, la tragedia non si sarebbe verificata.
La nota del sindacato dei Carabinieri così si conclude: «Invece di essere impegnati a prenotarsi le Ferie pagate dallo stato a DUBAI, i vertici dell'Arma, comandante in testa dovrebbero pensare ai propri uomini ed alla propria sicurezza giornaliera».