Anche quest'anno l'Assessorato alla Cultura del Comune di Castelleone ha voluto proporre per il secondo anno consecutivo il corso di teatro.
Corso che ha incontrato numerose adesioni, infatti al gruppo storico degli allievi-attori dello scorso anno composto da: Serena Bianchessi, Maria Pia Bissolotti, Davide Corradi, Massimo Mandelli, Anna Monticelli, Mario Pedrinazzi, Janeth Razzetti, Sergio Talin e Laura Zeliani si sono aggiunti altri nove elementi Ilaria Chioda, Stefania Cristiani, Erika Daumiller, Miriam Dusi, Luisa Filipponi, Marco Pedrinazzi, Angela Tolotti e con la partecipazione straordinaria dei giovanissimi Giovanni Arpini e Marco Cavagnoli.
Dopo un percorso di formazione durato cinque mesi da ottobre a febbraio in cui i partecipanti hanno imparato le principali tecniche di approccio al palcoscenico, eccoli finalmente approdare allo spettacolo finale: “Lisistrata” di Aristofane. Ecco in breve la trama del testo.
Atene, anno 411 a.C. La guerra tra Atene e Sparta ha assunto proporzioni impreviste e pare oramai incontrollabile. Visto che dal senno degli uomini c'è poco da sperare, Lisistrata, furba ed energica, si persuade che, se si vuol rimediare ai guai della Grecia e costringere i riottosi alla pace, tocca alle mogli prendere l'iniziativa.
Non senza difficoltà, riunisce le colleghe delle città belligeranti e le convince a uno sciopero particolare, quello delle prestazioni coniugali.
Guidate da Lisistrata, le donne greche si coalizzano e occupano l’acropoli di Atene adottando, contro la testarda e cieca volontà di guerra degli uomini, una strategia paradossale ma vincente: lo sciopero a oltranza dell’amore. Di qui in avanti, la commedia si svolge in un continuo susseguirsi di episodi pungenti e fantasiosi, in cui l'autore, lungi dall'amor di parte, colpisce indifferentemente amici e nemici, ovunque scorga debolezze.
Succede infine che ad Atene come a Sparta la concupiscenza maschile impedisca il disbrigo di ogni altro affare. E quando gli spartani mandano un'ambasceria per intavolare una trattativa, l'accordo con gli avversari, anche sulle questioni più spinose, viene trovato con una rapidità e una facilità di concessione raramente riscontrato nella prassi diplomatica reale.
È proprio qui, nella parte finale, dove pure si afferma la sincera aspirazione alla concordia e alla pace, che più avvertiamo il sorriso ironico del poeta verso le utopie politiche. L’estro comico di Aristofane riflette, in forma di esuberante invenzione fantastica, i problemi che più direttamente coinvolgono la coscienza collettiva della Polis: la corruzione, la demagogia, i conflitti di valori e, soprattutto, l’assillante nostalgia della pace.
Lisistrata incarna l’intelligenza femminile, intuitiva, lungimirante, consapevole di sé.
"Lisistrata" è una grande, giocosa, mordace commedia, costruita con una mirabile concatenazione di spunti comici e polemici.
La scelta del testo, spiega l'attrice e regista Elena Ferrari, che ha tenuto il corso anche l'anno scorso, è caduta su un classico del Teatro Greco, perchè è una grande, giocosa, mordace commedia, costruita con una mirabile concatenazione di spunti comici e polemici, un testo attualissimo, tutto al femminile, che per magica combinazione andrà in scena proprio l'8 marzo, Festa della donna, presso il teatro Giovanni Paolo II di Castelleone alle ore 21:15.