domenica, 3 giugno 2018“L'uomo o il fiume, uno specchio, due sponde”, una serata-evento dedicata all'arte e alla musica"L'uomo o il fiume, uno specchio, due sponde"Arte e Cultura - Eventi Culturali | 16:00 | CA' DAL PEA NOV – Canton Sott, 9 – ARZO | Luciano e Franca Felber
Ca' dal Pea nov
Tel. +41 091 646 08 00 | efef4@bluewin.ch |
DESCRIZIONE MANIFESTAZIONE
E' dedicata al quarantesimo dell'Associazione Musica nel Mendrisiotto la nuova iniziativa proposta dalla home gallery di Arzo che intende legare in un interessante connubio la musica classica e sperimentale con la pittura, la ceramica e la fotografia, per offrire al pubblico una visione insolita della ricerca artistica e concettuale che anima il Canton Ticino.
L'aforisma che dà il titolo all'evento racchiude lo spirito esistenziale che ha portato alla scelta dei suoi protagonisti e rivela, in particolare, una chiave di lettura che intende muoversi nell'ambito del simbolico per trovare una serie di analogie e specularità. “L'uomo o il fiume, uno specchio, due sponde”, aldilà dei molteplici rimandi concettuali tra i singoli elementi posti in gioco, richiama alla mente un'idea “liquida”, mobile e duttile dell'esistenza; se la vita ha le stesse proprietà dell'acqua, ovvero scorre e si adatta solo momentaneamente al contesto, ecco perché anche la società liquido-moderna non è in grado di conservare la propria forma a lungo ma si evolve in un perenne mutamento. Un mutamento che è originato e al contempo è origine della vita stessa.
All'acqua sono ispirate le suggestive fotografie in bianco e nero di Massimo Pacciorini-Job: scorci del fiume Ticino che scorre, ora placido ora più irruento, in un paesaggio in cui è assente la figura umana. Il dato documentaristico cede il passo a quello puramente formale, rivelando la capacità di articolare un linguaggio autonomo basandosi su pochi, essenziali, elementi compositivi. Il contrasto dato dai giochi di luce e di ombra, enfatizzato dalla scelta del bianco e nero, sottolinea la ricerca di una disposizione armoniosa, quasi ideale, degli particolari naturali che caratterizzano il paesaggio.
Alla ricerca chiaroscurale fotografica farà da contrappunto la vivacità coloristica delle ceramiche dipinte dagli artisti Piergiorgio Piffaretti e Isoletta Rossi. L'acqua è protagonista ancora una volta poichè, insieme alla terra, all'aria e al fuoco, è necessaria per la realizzazione di questa tecnica tanto antica quanto ancora affascinante. Piergiorgio Piffaretti propone una selezione recente di piatti d'autore in cui è ravvisabile il suo tratto personalissimo, mosso da quell'estro impetuoso e non convenzionale che nella sua lunga carriera l'ha condotto ad indagare molteplici soggetti trovando soluzioni sempre nuove.
Si coglie in questi lavori il piacere sensoriale della sperimentazione, il gusto per abbinamenti insoliti, l'importanza del segno e della libertà del gesto ma anche la fermezza nella volontà di trattenere l'elemento figurativo da cui ha preso vita l'ispirazione, l'origine concreta e vitale di un percorso emotivo e poetico.
Ritroviamo lo stesso entusiasmo creativo in Isoletta Rossi che interviene sui manufatti prestando attenzione tanto alla forma quanto alla loro valenza estetica, spingendosi quindi su quel labile confine che separa la ricerca propriamente artistica dall'artigianato ma che è forse l'essenza più vera della ceramica, nata come semplice oggetto d'uso e diventata in seguito una disciplina autonoma. La raffinata brillantezza dei suoi smalti, gli interventi segnici misurati, l'impiego di effetti pittorici come il dripping e soprattutto l'abilità nell'infondere armonia ad una composizione dinamica e pertanto apparentemente sbilanciata, dichiarano l'intento di percorrere la via della riduzione per raggiungere la massima condensazione di significato.
Il fil rouge che legherà le singole esperienze sarà affidato a tre eccellenti musicisti, Mathias Steinauer, Claude Hauri e Milo Ferrazzini che, sulle note generate dal violoncello e da strumenti molto particolari, i Sassi Orgalitho, sapranno elevare lo spirito oltre la contingenza del reale e trasportare in una dimensione poetica adatta a contemplare il grande mistero che da sempre attrae e attanaglia l'Uomo: il mistero della Vita.
“L'uomo o il fiume, uno specchio, due sponde”
Evento artistico e musicale organizzato in occasione dei 40 anni dell'Associazione Musica del Mendrisiotto
DOMENICA 3 GIUGNO 2018, dalle ore 16.00 (in caso di pioggia sarà rimandato a domenica 10 giugno, ore 11.00)
Ca' dal Pea nov, Canton Sott 9 – 6864 ARZO (Canton Ticino)
Esposizione degli artisti:
Piergiorgio Piffaretti – ceramica
Isoletta Rossi – ceramica
Massimo Pacciorini-Job – fotografia
Intervento musicale:
Mathias Steinauer – Sassi Orgalitho
Claude Hauri – violoncello
Milo Ferrazzini – violoncello, Sassi Orgalitho
con la partecipazione di Emanuela Rindi, critico d'arte
Per informazioni:
Luciano e Franca Felber
Ca' dal Pea nov
Tel. +41 091 646 08 00 | efef4@bluewin.ch
Massimo Pacciorini-Job è nato nel 1956 a Bellinzona, dove ha sempre vissuto. Fotografo diplomato, è titolare dal 1979 del Foto Studio Job a Giubiasco.
Membro dei “Fotografi professionisti svizzeri”, iscritto al registro professionale dei giornalisti svizzeri quale fotoreporter, maestro di tirocinio, forma regolarmente apprendisti. Partecipa a mostre e concorsi fotografici.
Il suo campo di attività abbraccia vari settori, dalla fotografia tecnica al reportage, fino alla fotografia d'autore. Ormai passato al digitale, non ha tuttavia abbandonato la camera oscura e la fotografia tradizionale.
Foto Studio Job | Via Linoleum 14 - CH-6512 Giubiasco
www.fotolabojob.ch
Piergiorgio Piffaretti, in arte PIFF, nasce il 25 novembre 1942 nella casa paterna ad Arzo.
Dopo le scuole dell'obbligo ad Arzo frequenta la Scuola cantonale dei pittori a Lugano dove, nel 1960, vince il premio Maraini. In seguito frequenta l'Ecole Cantonale des Beaux-Arts di Losanna e i corsi di pedagogia all'Università conseguendo, nel 1964, il diploma di docente di disegno.
Nel 1965 viene nominato insegnate presso il Centro Scolastico delle Industrie Artistiche di Lugano contribuendo all'impostazione dell'allora nuova scuola d'arte applicata con l'ideazione dei corsi base. Per oltre 35 anni ne segue attivamente lo sviluppo fino all'anno del suo pensionamento nel 2002.
Accanto alle attività collegate all'insegnamento svolge un importante lavoro artistico come pittore, incisore e scultore.
Ha realizzato numerose mostre personali ed ha partecipato ad un centinaio di collettive in Svizzera e all'estero, dove si trovano molte delle sue opere, in collezioni sia pubbliche che private.
www.apst-ticino.ch/?page_id=6297
Isoletta Rossi nasce il 7 giugno 1979 a Sorengo.
Si avvicina al mondo della ceramica nel 2004 frequentando la Scuola di Ceramica di Albisola (Liguria) dove, sotto la guida della maestra Marilisa Vrani, apprende la decorazione classica su maiolica. Continua a lavorare per diversi anni con la maiolica sviluppando un proprio stile decorativo. In seguito si specializza in altre tecniche, in particolare la tecnica Raku appresa in Umbria dal maestro Roberto Aiudi.
Attualmente vive e ha il suo atelier ad Arzo.
www.apst-ticino.ch/?page_id=5320
PROGRAMMA MANIFESTAZIONE
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